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Prevenire la caduta dei capelli

La complessità di questo fenomeno è stata dibattuta per anni dagli esperti in materia. Sebbene la caduta dei capelli sia più comune nei maschi – secondo l’American Hair Loss Association, due terzi degli uomini subiscono una qualche forma di caduta dei capelli entro i 35 anni – questo fenomeno può interessare anche le donne.

Non esiste una sola causa alla base del fenomeno, perché spesso sono coinvolti molteplici fattori, alcuni più strettamente correlati al problema di altri. Per menzionarne alcuni: la genetica, il sesso, l’età, la situazione clinica e i cambiamenti ormonali del soggetto.

Questa guida completa contiene informazioni fondamentali per la prevenzione della caduta dei capelli. Inizialmente sono descritte le cause del fenomeno, quindi le possibili misure da adottare per rallentare il processo. In fine, sono presentati alcuni trattamenti estetici che possono essere utili nella prevenzione della caduta dei capelli.

Quali sono le tipologie più comuni di caduta dei capelli?

È importante sottolineare che ci sono diversi tipi (pattern) di caduta, la maggior parte dei quali riguarda i peli del cuoio capelluto (capelli), ma in situazioni più gravi, la caduta può verificarsi anche in altre aree del corpo. Vediamo nel dettaglio le tipologie più comuni:

Calvizie con pattern maschile

Tra gli individui di sesso maschile, più del 95% dei sintomi di diradamento sono associati al pattern maschile (anche noto come alopecia androgenetica). Questo tipo di calvizie inizia comunemente a livello dell’attaccatura frontale dei capelli e col tempo avanza posteriormente, assumendo la tipica forma ad “M” (stempiatura).

Man mano che questo tipo di calvizie progredisce, i soggetti spesso vedono anche i propri capelli diradarsi, accorciarsi ed assottigliarsi, fino ad avere in alcuni casi l’attaccatura fronto-parietale che assume la forma di “U”.

Calvizie con pattern femminile

L’alopecia androgenetica può riguardare sia gli uomini che le donne e, in quest’ultimo caso, essa è comunemente definita calvizie con pattern femminile. Tuttavia, mentre il pattern maschile tipicamente inizia a livello dell’attaccatura frontale dei capelli e può progredire fino alla calvizie completa, il pattern femminile ha invece delle caratteristiche diverse.

Le donne difficilmente diventano completamente calve e, nel loro caso, la caduta dei capelli si verifica più comunemente a livello della scriminatura o della linea fronto-temporale.

Secondo la ricerca, il pattern femminile può essere suddiviso in tre tipologie diverse.

  • Diradamento crescente attorno alla scriminatura, che si amplia col tempo.
  • Al vertice della testa inizia a formarsi un’area più rarefatta, dovuta al diradamento.
  • Attorno alla scriminatura si verifica un diradamento contenuto.

Si stima che la calvizie con pattern femminile colpisca il 40% delle donne entro i 50 anni e che solo il 45% della popolazione femminile possegga una normale densità di capelli fino all’età di 80 anni.

Alopecia areata

L’alopecia areata è una patologia comune che sembra interessare 147 milioni di persone nel mondo. Uno dei sintomi caratteristici è la caduta dei peli/capelli, che nei casi meno gravi determina alcune zone di diradamento, mentre nei casi più severi può verificarsi su tutta la superficie del corpo.

L’area interessata dalla caduta normalmente risulta glabra, ma ci sono casi in cui alcuni peli/capelli rimangono in sede.

Sebbene l’alopecia areata non sia una condizione dolorosa e tantomeno rischiosa per la vita, i ricercatori dell’American Academy of Dermatology ritengono che essa possa predisporre ad altre complicazioni, in particolare ad alcune patologie autoimmuni.

Altre tipologie di caduta dei capelli

Oltre alle forme descritte sopra, c’è anche una gamma di sintomi che interessano molti individui.

  • Aree irregolari di calvizie. Alcuni soggetti presentano chiazze di calvizie delle dimensioni di una moneta distribuite irregolarmente sul cuoio capelluto e, in casi più rari anche a livello delle sopracciglia e della barba. In molti casi la caduta è preceduta da prurito.
  • Diradamento graduale sull’apice della testa. Questa tipologia di caduta riguarda l’apice della testa e sebbene si verifichi sia negli uomini che nelle donne, il processo può essere differente. Negli uomini la caduta inizia all’attaccatura frontale dei capelli, mentre nelle donne generalmente a livello della scriminatura.
  • Caduta improvvisa. Ci sono anche casi in cui la caduta si verifica in un breve periodo di tempo. Il soggetto può perdere ciocche di capelli durante attività quotidiane, per esempio mentre fa la doccia o pettinandosi. È dimostrato che questo tipo di caduta è dovuta a episodi di shock, sia fisico che emotivo.
  • Caduta dei peli su tutto il corpo. Talvolta, i soggetti che si sottopongono a terapie mediche, come la chemioterapia, possono perdere i peli su tutta la superficie del corpo. Tuttavia, nella maggior parte dei casi i peli dopo un po’ di tempo ricrescono.
  • Dermatofitosi. La dermatifitosi è una forma di infezione fungina della pelle. Quando questa condizione causa la perdita di peli, le aree interessate sono caratterizzate da rossore, gonfiore e presenza di peli spezzati. Inoltre, la dermatofitosi può può anche causare eruzioni squamose a chiazze sul cuoio capelluto.

Dopo aver elencato alcune tra le più comuni forme di caduta dei capelli, nel prossimo paragrafo sono prese in considerazione le principali cause del fenomeno.

Perché cadono i capelli? Cause e sintomi

Prima di esaminare le cause principali della caduta dei capelli, occorre innanzitutto comprenderne il processo di crescita. È curioso notare che il nostro corpo è completamente ricoperto di peli, ad eccezione dei palmi delle mani e delle piante dei piedi. Si stima che sulla testa di ogni uomo e donna in età adulta ci siano in media tra i 100.000 e i 150.000 capelli, e che quotidianamente ne cadano un centinaio.

All’interno di ogni pelo/capello c’è una sostanza di natura proteica, la cheratina, che è prodotta nel follicolo. I follicoli sono in grado di originare nuove cellule cornee, che sostituiscono quelle vecchie alla velocità di circa 15 cm all’anno.

Tuttavia, il ciclo di crescita del pelo/capello può variare notevolmente da un individuo all’altro, a seconda di svariati fattori tra i quali l’età e il sesso. Tale ciclo viene comunemente suddiviso nelle seguenti fasi.

  • Anagen – Inizialmente, la crescita attiva dei peli avviene per un periodo che va dai 2 ai 6 anni.
  • Catagen – Periodo di transizione della crescita del pelo, che dura circa 2-3 settimane.
  • Telogen – Fase terminale della durata di 2-3 mesi, detta anche “fase di risposo”, in cui il pelo nuovo sostituisce quello caduto. Dopo questa fase il ciclo ricomincia.

Come ricrescono i capelli?

Secondo l’American Academy of Dermatology, la crescita naturale dei capelli avviene nel modo seguente:

  1. Inizialmente i capelli, che si trovano alla base del follicolo, cominciano a ricrescere a partire dalla radice. Le radici contengono cellule di natura proteica.
  2. Per dare origine alle cellule che provvedono alla ricrescita, la radice riceve nutrimento dai vasi sanguigni che si trovano nel cuoio capelluto.
  3. Successivamente, il capello si fa strada accanto alla ghiandola sebacea ed è sospinto in superficie attraverso la cute. La sostanza rilasciata da queste ghiandole sebacee è responsabile dell’aspetto ‘unto’ che assumono i capelli quando non sono stati lavati da qualche giorno.
  4. Quando il capello raggiunge una dimensione tale da consentire al bulbo di essere proiettato fuori dalla cute, esso successivamente muore.

Questo ciclo generalmente dura 4 settimane, prima di ricominciare.

Quali sono le cause della caduta dei capelli?

Come già anticipato, tra gli individui adulti di età media è piuttosto comune che si verifichi una caduta quotidiana di 100-150 capelli. All’interno di questo range di caduta, è difficile notare aree di diradamento nella misura in cui il processo di ricrescita dei capelli è in grado di sostituire i capelli persi. In caso contrario, quando il ciclo di crescita si arresta, le aree di diradamento iniziano a notarsi.

Quando ciò si verifica, i follicoli piliferi sono sostituiti da tessuto cicatriziale. Ciò premesso, esistono molteplici cause alla base della caduta dei capelli. Inoltre, la caduta dei capelli può essere accelerata dalla combinazione dei seguenti fattori:

Predisposizione genetica – Storia familiare di caduta dei capelli

Senza dubbio la causa più comune di perdita dei capelli è la predisposizione genetica. In presenza di familiarità, esiste un rischio maggiore per l’individuo di essere affetto da questa condizione. La caduta dei capelli di natura ereditaria si manifesta sia col pattern di calvizie maschile (attaccatura che retrocede), sia con quello femminile (diradamento della scriminatura).

I ricercatori che si occupano della caduta dei capelli legata all’ereditarietà sono spesso discordi. Sebbene sia opinione comune che il gene responsabile della caduta dei capelli si trovi sul cromosoma X, l’esatto meccanismo ereditario resta controverso. Tuttavia, sembra ampiamente dimostrato che che il gene responsabile della caduta dei capelli sia di derivazione materna.

Ormoni

Anche una variazione improvvisa nel ciclo ormonale può influire direttamente sulla caduta dei capelli. Per esempio, durante la gravidanza la densità dei capelli aumenta in alcune donne, mentre in altre diminuisce più o meno intensamente anche nei primi mesi post parto. Tuttavia, nella maggior parte dei casi la caduta dei capelli è transitoria.

Patologie

Alcune patologie, come la suddetta alopecia areata, possono influire sulla caduta dei capelli. Secondo i ricercatori la familiarità sarebbe uno dei fattori direttamente legati all’alopecia areata.

Farmaci e integratori a base di erbe

Alcuni farmaci o integratori a base di erbe possono promuovere la caduta dei capelli. Sebbene siano molti i farmaci con questo effetto indesiderato, gli antinfiammatori sono quelli più comunemente responsabili del fenomeno.

Stress e shock fisico/emotivo

In casi meno frequenti, uno shock fisico e/o emotivo accompagnato da stress intenso può causare la caduta dei capelli, che si manifesta dopo alcuni mesi dall’episodio. Tuttavia, occorre sottolineare che la caduta dei capelli dovuta a shock è generalmente un evento temporaneo.
Cosmetici o acconciature

Alcuni prodotti cosmetici contenenti olio caldo possono infiammare i follicoli e causare la caduta dei capelli. Se in seguito a questo evento si forma tessuto cicatriziale, la perdita è permanente. Inoltre, alcune acconciature che mettono in tensione i capelli, come le trecce o lo chignon, possono determinare un tipo di caduta detto “alopecia da trazione”.

Dopo aver considerato sintomi e cause più comuni della caduta dei capelli, di seguito sono elencate alcune delle possibili azioni da intraprendere per prevenire o rallentare il fenomeno.

Hair loss Prevention

Domande Frequenti

Come prevenire la caduta dei capelli?

Occorre sottolineare che nessuna delle azioni descritte di seguito è in grado di prevenire la caduta dei capelli al 100%. Inoltre, le tipologie di caduta secondo il pattern maschile o femminile non possono essere prevenute. Tuttavia, il seguente elenco di azioni può essere d’aiuto nella prevenzione del problema.

  • Evitare alcuni farmaci e/o integratori a base di erbe che contengono sostanze che possono causare la caduta dei capelli. In caso di dubbi è sempre consigliabile consultare uno specialista.
  • Evitare acconciature che mettono i capelli in tensione, tra le quali la coda di cavallo, le trecce o lo chignon.
  • Ridurre l’uso o, ancora meglio, evitare completamente di utilizzare alcuni strumenti per capelli, quali le piastre liscianti, le piastre arricciacapelli o i bigodini riscaldanti. Inoltre, evitare di utilizzare trattamenti contenenti olio caldo.
  • Anche i trattamenti a base di prodotti chimici come le tinte possono causare la caduta dei capelli. Cercare di evitarli il più possibile, oppure evitare di usare quelli che contengono ammoniaca.
  • La luce solare (comprese altre fonti di raggi ultravioletti) possono determinare la caduta dei capelli. Conviene proteggere i capelli per evitare l’esposizione alla luce del sole.
  • Sebbene la ricerca sia ancora agli inizi, secondo alcuni studi esiste una correlazione tra fumo e calvizie maschile. Pertanto, ridurre o eliminare il fumo può aiutare a prevenire la caduta dei capelli.
  • Alcune terapie farmacologiche come la chemioterapia possono contribuire alla caduta dei capelli. In casi simili il medico curante può fornire al paziente una cuffia refrigerante che, raffreddando il cuoio capelluto, riduce la caduta dei capelli.

Quali trattamenti estetici si possono effettuare per prevenire la caduta dei capelli?

Sebbene le precauzioni sopra descritte possano contribuire a prevenire la caduta dei capelli, è comunque utile prendere in considerazione i trattamenti estetici realizzati da un professionista specializzato. Ci sono molteplici opzioni disponibili, ognuna adatta alla particolare situazione del paziente.

Occorre comunque sottolineare che non tutti gli individui possono sottoporsi a un trattamento. Pertanto, è altamente consigliabile rivolgersi a un professionista per un consulto, in modo da ottenere una diagnosi precisa del problema, una consulenza sul trattamento mirato disponibile e sui risultati che ci si deve aspettare.

Trapianto di capelli

Le moderne tecniche di trapianto si sono evolute notevolmente rispetto al loro primo impiego negli anni ’50. Sebbene esistano molteplici approcci al trapianto, nella maggior parte dei casi sono utilizzati l’estrazione dell’unità follicolare (FUE) o il trapianto dell’unità follicolare (FUT).

Entrambe le tecniche hanno vantaggi e svantaggi e la scelta della procedura da adottare deve basarsi sulla valutazione del paziente da parte di un professionista qualificato.

A prescindere dal tipo di tecnica utilizzata sul paziente, generalmente i capelli trapiantati cadono dopo 4-6 settimane dall’intervento, mentre la crescita dei capelli ‘nuovi’ diventa visibile dopo 4 mesi.

Farmaci come il finasteride o il minoxidil

Se, in seguito al consulto, lo specialista ritiene necessario l’impiego di farmaci utili a prevenire la caduta dei capelli, il finasteride e il minoxidil sono due possibili opzioni. Il primo viene assunto oralmente e i suoi benefici normalmente sono visibili dopo 3 mesi. Il suo meccanismo d’azione consiste nel bloccare la produzione degli ormoni responsabili della caduta dei capelli. Tuttavia, prima di assumere questo farmaco occorre essere informati sui suoi effetti indesiderati.

Il minoxidil, invece, è una soluzione che si applica direttamente sul cuoio capelluto del paziente e che dovrebbe stimolare la crescita dei follicoli e contemporaneamente ridurre la velocità di caduta dei capelli. Sebbene sia meno aggressivo del finasteride, anche con questo farmaco è necessario valutare gli effetti indesiderati prima dell’uso.

Rigenerazione dei capelli con PRP

Il PRP, acronimo per plasma ricco di piastrine, è un trattamento che ha lo scopo di stimolare nuovamente la crescita naturale dei capelli. La procedura consiste nel prelievo del sangue del paziente da parte dello specialista, con la stessa tecnica usata per i comuni esami del sangue. Successivamente, per mezzo di una centrifuga, dal sangue si ottiene il plasma ricco di piastrine, che viene in fine iniettato nel cuoio capelluto del paziente tramite aghi molto piccoli e sottili. Lo scopo è quello di rafforzare e incrementare la densità dei capelli del paziente, perché il trattamento con PRP non può dare origine a follicoli nuovi.

La maggior parte dei pazienti si sottopongono ripetutamente al trattamento con PRP non solo per massimizzarne gli effetti ma anche per mantenere i risultati ottenuti.

Se ci fossero domande a cui non abbiamo risposto in questa sede, suggeriamo di contattare il nostro studio. I sintomi, le cause e i trattamenti relativi alla caduta dei capelli sono numerosi, pertanto è consigliabile che il paziente richieda un consulto con uno dei nostri specialisti.

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